La mostra “Visioni del Grand Tour dall’Ermitage (1640-1880). Paesaggi e gente d’Italia nelle collezioni russe” propone dal 19 novembre 2008 al 22 febbraio 2009, nel complesso museale di San Salvatore in Lauro a Roma, le immagini dell’Italia conservate nelle collezioni dell’Ermitage di San Pietroburgo. Una selezione di cinquanta opere che rivelano le bellezze del nostro Paese attraverso i Grand Tour, viaggi intrapresi tra il XVII e il XVII secolo da molti intellettuali ed aristocratici russi dell’epoca imperiale che lasciavano i loro paesi d’origine per riscoprire il luoghi storici e culturali del passato. Si trattava di viaggi che potevano durare anche molti anni e molto spesso era l’Italia il luogo preferito del loro soggiorno. Ne rimanevano così affascinati da acquistare numerose di opere riportando in patria le visioni di un paese ricco di bellezze paesaggistiche e artistiche. La mostra, curata di Sergej Androsov, Vladimir Matveev e Lorenzo Zichichi, presenta un gran numero di opere mai esposte in Italia. Si va dai dipinti dei pittori olandesi del ‘600, attratti anch’essi in Italia dal suo fascino storico ed artistico, al Romanticismo. Oltre ad importanti esempi della pittura olandese del XVII secolo, con oli di Cornelis De Wael, Jan Miel, Nicolaes Berchem, Hendrik Frans van Lint, Johannes Lingelbach, Jan Frans van Bloemen, sono esposti alcuni capolavori dei più grandi paesaggisti dei secoli XVII e XVIII, quali Hubert Robert, Claude Joseph Vernet, Jacob Philipp Hackert, Claude Lorrain, Gaspard Dughet, Giovanni Paolo Panini. Notevole è la presenza di capolavori di artisti del ‘700 italiano, come Carlo Bonavia, Domenico Brandi, Antonio Cioci, Alessandro Magnasco, Clemente Spera, Gaspare Traversi e Francesco Zuccarelli. E infine sono presenti anche le opere di pittori del XIX secolo, fra cui Giulio Carlini Joseph Severn, Angelo Inganni, Giacinto Gigante ed Oswald Achenbach.
I pittori olandesi che cominciarono a giungere in Italia fin dal XVI secolo per uniformare la loro formazione ai classici del passato furono così definiti “Italianisti”. I luoghi del loro lungo viaggio nella cultura italiana erano quelli legati alla tradizione classica: Venezia, Firenze, Roma e la Sicilia. Erano infatti per lo più ritratti i motivi paesaggistici rurali, ravvivati mediante l’introduzione di figure di contadini. Le rovine degli antichi edifici romani furono soggetti molto apprezzati da questi artisti.
Un’apposita sezione è dedicata alla fotografia contemporanea con le fotografie di Enrica Scalfari. Le foto presentano le stesse vedute dei quadri presenti alla mostra, allo scopo di mostrare come quei luoghi, se ancora esistenti, siano cambiati nel corso dei secoli. La mostra “Visioni del Grand Tour dall’Ermitage (1640-1880). Paesaggi e gente d’Italia nelle collezioni russe” è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, dal Pio Sodalizio dei Piceni e dal Cigno GG Edizioni, quest’ultima editrice del catalogo della mostra, con testi critici di Sergej Androsov, Luca Leoncini, Nadezda Petrusevich, Irina A. Sokolova e Claudio Strinati.
I pittori olandesi che cominciarono a giungere in Italia fin dal XVI secolo per uniformare la loro formazione ai classici del passato furono così definiti “Italianisti”. I luoghi del loro lungo viaggio nella cultura italiana erano quelli legati alla tradizione classica: Venezia, Firenze, Roma e la Sicilia. Erano infatti per lo più ritratti i motivi paesaggistici rurali, ravvivati mediante l’introduzione di figure di contadini. Le rovine degli antichi edifici romani furono soggetti molto apprezzati da questi artisti.
Un’apposita sezione è dedicata alla fotografia contemporanea con le fotografie di Enrica Scalfari. Le foto presentano le stesse vedute dei quadri presenti alla mostra, allo scopo di mostrare come quei luoghi, se ancora esistenti, siano cambiati nel corso dei secoli. La mostra “Visioni del Grand Tour dall’Ermitage (1640-1880). Paesaggi e gente d’Italia nelle collezioni russe” è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, dal Pio Sodalizio dei Piceni e dal Cigno GG Edizioni, quest’ultima editrice del catalogo della mostra, con testi critici di Sergej Androsov, Luca Leoncini, Nadezda Petrusevich, Irina A. Sokolova e Claudio Strinati.
Info
Sede: Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro - Piazza di San Salvatore in Lauro 15 - Roma
Periodo: 19 novembre 2008 - 22 febbraio 2009
Orari: 11.00-19.00 (tutti i giorni), lunedì chiuso
Ingresso: €5,00 intero - €3,00 ridotto
Tel: 066865493 (infos e prenotazioni)
FONTE
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