Titolo originale: id.
Nazione: USA
Anno: 2006
Genere: horror
Durata: 1h29m
Regia: John Stockwell
Sceneggiatura: Michael Arlen Ross
Fotografia: Enrique Chediak
Musiche: Paul Haslinger
Cast: Josh Duhamel, Melissa George, Olivia Wilde, Desmond Askew, Beau Garrett, Max Brown, Agles Steib, Miguel Lunardi, Jorge Só, Cristiani Aparecida, Lucy Ramos, Andréa Leal, Diego Santiago
Trama
Un gruppo di ragazzi si trova in vacanza in Brasile. Saliti su un autobus per raggiungere la loro destinazione finale, a causa dell’imperizia del conducente, rimangono vittime di un incidente. Per fortuna tutti rimangono illesi, ma l’autobus è andato distrutto e perciò i ragazzi devono attendere molte ore affinché ne passi un altro. Per trascorrere il tempo si recano su una splendida spiaggia dove bevono e ballano per tutta la notte. Il mattino dopo, risvegliati da un insolito sonno profondo, si rendono conto di essere stati drogati e derubati. Privi di ogni cosa, i ragazzi arrivano in un piccolo villaggio dal quale, a causa di un imprevisto, devono fuggire riparandosi nella foresta. Ma il pericolo non è scongiurato, al contrario, i poveri giovani turisti si ritroveranno in un orrendo incubo dal quale dovranno cercare di mettersi in salvo.
Recensione
“Turistas”, film dell’attore, regista, produttore e sceneggiatore John Stockwell, inizia con un primo piano del volto di una ragazza che singhiozzando, supplica qualcuno di non farle del male. Questa tesissima prolessi viene bruscamente interrotta dagli ottimi titoli di testa, una cartolina con le bellezze “naturale” del Brasile. Subito dopo ritroviamo subito sei giovani turisti rimasti a piedi dopo che il loro autobus è finito in un burrone a causa di un rozzo ed incapace autista (subito si inizia con una considerazione alquanto negativa dei brasiliani). La sventura però subito si trasforma in fortuna, perché i ragazzi scoprono una splendida spiaggia lontana dal turismo, anche se il mattino seguente passano all’istante dal paradiso all’inferno. Le prime sequenze di “Turistas” introducono il l’incantevole paesaggio del Brasile, ma con esso, tutti i suoi lati negativi: strade dissestate, mezzi di trasporto fatiscenti, persone del luogo irruenti e litigiose per l’eccessiva diffidenza nei confronti dei turisti ed un classico delle leggende metropolitane (a volte corrispondenti alla realtà) intorno al turismo nei paesi “low-cost”, ovvero di essere rapinati dopo essere stati adescati (magari da ragazze provocanti) e drogati. Non certo una bella pubblicità per il Brasile ed il suo turismo, tanto che il film è stato contestato dal governo brasiliano, per nulla felice dell’immagine che affiora del suo paese. “Turistas” non è certo un film originale, è facile infatti scorgere elementi comuni ad “Hostel”, anche riesce a seguire uno sviluppo tutto suo, semplice, ma non privo di interesse. Il contenuto splatter è limitato e bisogna attendere un bel po’ di tempo per vedere qualche scena davvero horror, anche se la tensione è ben dosata, facile com’è identificarsi nei turisti sventurati. I personaggi sono abbastanza caratterizzati, rispecchiando il modello di turisti dei paesi ricchi (in questo caso Stati Uniti, Inghilterra e Australia), in cerca di donne, alcool e divertimento. Discreto il cast, composto da un gruppo ben assortito di giovani attori non troppo famosi, ma ognuno in grado di ritrarre con efficacia le personalità dei personaggi. La fotografia poco curata (in diversi punti con troppa luce o troppo buio), la mdp spesso instabile, fanno tornare in mente gli horror degli anni ‘70-’80, in particolare quei B-movie resi famosi dal mercato dell’home video. Se da un lato si ricordano alcune ottime scene, come quella dell’inseguimento sott’acqua, il film soffre di alcune situazioni poco credibili, al limite dell’assurdo, figli di una sceneggiatura grossolana, e di una denuncia sociale (con vendetta personale al motto di “rubo ai ricchi per dare ai poveri”) troppo superficiale ed ingiustificata.
“Turistas” offre una gradevole connessione tra horror, teen movie e dramma, anche se indebolito da circostanze assurde o per nulla approfondite. Una pellicola di intrattenimento, coinvolgente quanto basta, per una tranquilla serata a cervello spento.
Voto: 6
Nazione: USA
Anno: 2006
Genere: horror
Durata: 1h29m
Regia: John Stockwell
Sceneggiatura: Michael Arlen Ross
Fotografia: Enrique Chediak
Musiche: Paul Haslinger
Cast: Josh Duhamel, Melissa George, Olivia Wilde, Desmond Askew, Beau Garrett, Max Brown, Agles Steib, Miguel Lunardi, Jorge Só, Cristiani Aparecida, Lucy Ramos, Andréa Leal, Diego Santiago
Trama
Un gruppo di ragazzi si trova in vacanza in Brasile. Saliti su un autobus per raggiungere la loro destinazione finale, a causa dell’imperizia del conducente, rimangono vittime di un incidente. Per fortuna tutti rimangono illesi, ma l’autobus è andato distrutto e perciò i ragazzi devono attendere molte ore affinché ne passi un altro. Per trascorrere il tempo si recano su una splendida spiaggia dove bevono e ballano per tutta la notte. Il mattino dopo, risvegliati da un insolito sonno profondo, si rendono conto di essere stati drogati e derubati. Privi di ogni cosa, i ragazzi arrivano in un piccolo villaggio dal quale, a causa di un imprevisto, devono fuggire riparandosi nella foresta. Ma il pericolo non è scongiurato, al contrario, i poveri giovani turisti si ritroveranno in un orrendo incubo dal quale dovranno cercare di mettersi in salvo.
Recensione
“Turistas”, film dell’attore, regista, produttore e sceneggiatore John Stockwell, inizia con un primo piano del volto di una ragazza che singhiozzando, supplica qualcuno di non farle del male. Questa tesissima prolessi viene bruscamente interrotta dagli ottimi titoli di testa, una cartolina con le bellezze “naturale” del Brasile. Subito dopo ritroviamo subito sei giovani turisti rimasti a piedi dopo che il loro autobus è finito in un burrone a causa di un rozzo ed incapace autista (subito si inizia con una considerazione alquanto negativa dei brasiliani). La sventura però subito si trasforma in fortuna, perché i ragazzi scoprono una splendida spiaggia lontana dal turismo, anche se il mattino seguente passano all’istante dal paradiso all’inferno. Le prime sequenze di “Turistas” introducono il l’incantevole paesaggio del Brasile, ma con esso, tutti i suoi lati negativi: strade dissestate, mezzi di trasporto fatiscenti, persone del luogo irruenti e litigiose per l’eccessiva diffidenza nei confronti dei turisti ed un classico delle leggende metropolitane (a volte corrispondenti alla realtà) intorno al turismo nei paesi “low-cost”, ovvero di essere rapinati dopo essere stati adescati (magari da ragazze provocanti) e drogati. Non certo una bella pubblicità per il Brasile ed il suo turismo, tanto che il film è stato contestato dal governo brasiliano, per nulla felice dell’immagine che affiora del suo paese. “Turistas” non è certo un film originale, è facile infatti scorgere elementi comuni ad “Hostel”, anche riesce a seguire uno sviluppo tutto suo, semplice, ma non privo di interesse. Il contenuto splatter è limitato e bisogna attendere un bel po’ di tempo per vedere qualche scena davvero horror, anche se la tensione è ben dosata, facile com’è identificarsi nei turisti sventurati. I personaggi sono abbastanza caratterizzati, rispecchiando il modello di turisti dei paesi ricchi (in questo caso Stati Uniti, Inghilterra e Australia), in cerca di donne, alcool e divertimento. Discreto il cast, composto da un gruppo ben assortito di giovani attori non troppo famosi, ma ognuno in grado di ritrarre con efficacia le personalità dei personaggi. La fotografia poco curata (in diversi punti con troppa luce o troppo buio), la mdp spesso instabile, fanno tornare in mente gli horror degli anni ‘70-’80, in particolare quei B-movie resi famosi dal mercato dell’home video. Se da un lato si ricordano alcune ottime scene, come quella dell’inseguimento sott’acqua, il film soffre di alcune situazioni poco credibili, al limite dell’assurdo, figli di una sceneggiatura grossolana, e di una denuncia sociale (con vendetta personale al motto di “rubo ai ricchi per dare ai poveri”) troppo superficiale ed ingiustificata.
“Turistas” offre una gradevole connessione tra horror, teen movie e dramma, anche se indebolito da circostanze assurde o per nulla approfondite. Una pellicola di intrattenimento, coinvolgente quanto basta, per una tranquilla serata a cervello spento.
Voto: 6
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