lunedì 23 marzo 2009

UTAGAWA HIROSHIGE IN MOSTRA A ROMA

Si tiene a Roma presso il Museo Fondazione Roma (ex Museo del Corso), la mostra “Hiroshige. Il maestro della natura”, prima esposizione in Italia dedicata ad uno dei più grandi artisti giapponesi dell’800. In rassegna una raccolta di 200 opere dell’artista giapponese Utagawa Hiroshige (1797-1858), provenienti dalla Honolulu Academy of Arts, istituzione che possiede forse la più grande raccolta di stampe di Hiroshige in Occidente con oltre 3000 fogli che provengono in gran parte dal lascito di James Michener, celebre autore dei libri “Sayonara” e “Hawaii”, divenuti in seguito sceneggiature degli omonimi film, oltre a diverse foto appartenenti alla fondazione JCII di Tokyo, il più importante museo fotografico giapponese.
Nato a Edo (il nome della città di Tokyo fino al 1868), Utagawa Hiroshige era il figlio di un samurai funzionario dei vigili del fuoco e, dopo la scomparsa di entrambi i genitori, a soli tredici anni, ne ereditò la carica.
Tra i massimi esponenti dell’arte ukiyoe (“immagini del mondo fluttuante”), un genere di stampa artistica su blocchi di legno prodotta in Giappone tra il XVII e il XX secolo, che aveva in genere come soggetti paesaggi, rappresentazioni teatrali e quartieri a luci rosse, Hiroshige fu un pittore ed incisore molto prolifico, con una produzione artistica di circa 4000 stampe policrome e immagini per libri appartenenti a diversi generi: stampe di attori, guerrieri e cortigiane ma in particolare immagini della natura (fiori, animali e paesaggi). Un’arte destinata ad ambienti domestici, che riflette la natura nella sua sostanza in piena armonia pur se rappresentata nel bel mezzo di bufere di neve o tempeste di mare, avvicinando l’uomo al fluire del cosmo.
Fu proprio il suo singolare approccio religioso nei confronti della natura che rese unico lo stile di Hiroshige tanto da influenzare notevolmente impressionisti e post-impressionisti europei. Artisti come Monet, Manet e Whistler furono conquistati dai suoi colori vivaci, dal meraviglioso alternarsi di luce ed ombre, dagli incantevoli effetti atmosferici di nebbie e piogge. Ma fu soprattutto Van Gogh a rimanerne sbalordito, a tal punto che non solo trasse palese ispirazione dal maestro giapponese ma riprodusse ad olio alcuni fogli di Hiroshige.
Promossa dalla Fondazione Roma e realizzata in collaborazione con Arthemisia, la mostra “Hiroshige. Il maestro della natura”, a cura di Gian Carlo Calza, è strutturata in cinque sezioni.
“Il mondo della natura”, punto di partenza del viaggio espositivo, è riservata alla rappresentazione di animali e paesaggi: uno stormo di oche selvatiche che in volo attraversano uno scorcio di luna piena oppure un inatteso scroscio di una cascata che discende da una roccia sono esempi del suo attento sguardo al mondo naturale, dal quale trasse la maggior parte dei suoi soggetti artistici.
“Cartoline dalle province” raccoglie i disegni di località del Sol Levante attraverso simbologie mitologiche o letterarie: una suggestiva cascata, rocce dalle forme particolari, gorghi profondi in uno stretto di mare.
“La via per Kyoto” è invece dedicata alle due grandi vie che collegavano la capitale imperiale di Kyoto a quella amministrativa di Edo, sezione nella quale si trova era “Cinquantatré stazioni di posta del Tokaido”, considerato il capolavoro di Hiroshige, realizzato tra il 1833 ed il 1834, in seguito ad uno dei suoi viaggi in quelle province.
“Nel cuore di Tokyo” si concentra su Edo, città dello shogun, capo militare e politico del Giappone. Edo fu la città dove Utagawa Hiroshige nacque, visse e morì, dipingendo la maggior parte dei suoi paesaggi. In esposizione si trovano i luoghi amati dagli abitanti e dai visitatori occasionali, come “la città senza notte” di Yoshiwara, con le sue eleganti case d’appuntamento; Saruwacho, la via dei teatri; Nihonbashi (“il ponte del Giappone”), importante punto di riferimento per ogni viaggio.
Una sezione particolare è “Il vedutismo di Hiroshige nella prima fotografia giapponese”, a cura di Rossella Menegazzo. Questa sezione testimonia con foto e cartoline di paesaggi e di luoghi celebri, a qualche decennio di distanza, l’influenza che il maestro ebbe sui primi fotografi attraverso il suo modo di vedere la realtà.
Infine, a testimonianza dell’ammirazione di Van Gogh nei confronti di Hiroshige, in esposizione ci sono anche tre riproduzioni dell’artista olandese ispirati ai quadri di Hiroshige: “Ponte sotto la pioggia: dopo Hiroshige”, “Il giardino dei susini a Kameido: dopo Hiroshige”e “Piccolo pero in fiore”, conservate al Van Gogh Museum di Amsterdam e impossibili da trasportare a causa della loro estrema delicatezza. Le opere sono state riprodotte in altissima risoluzione dalla Rai, secondo una particolare tecnica digitale che rende visibili i colori e i particolari dell'originale nei minimi dettagli.
Dal momento che opere di Hiroshige assomigliano spesso alle scenografie di una fiaba, viene offerto alle famiglie ed ai piccoli visitatori un percorso ludico tra gli animali, le piante e i paesaggi del Sol Levante. Per tutti i bambini è a disposizione gratuitamente un “Quaderno di viaggio” da utilizzare durante il percorso della mostra, con alcune notizie sulla cultura giapponese, sulla tecnica di stampa e sul maestro Hiroshige. In ogni sezione della mostra è stata disposta una “stazione”, costituita da una piccola pedana e da un tavolino in legno, con un timbro da apporre sul quaderno, proprio come avviene in Giappone, dove ogni tempio buddhista ha un suo timbro ufficiale e una “stazione dei timbri” per il quaderno del viaggiatore pellegrino. Il 5 maggio, in occasione del “Kodomo no hi” (il giorno del bambino), verrà organizzato un evento speciale riservato ai bambini.
Durante le prime due settimane della mostra, dal 17 al 31 marzo, tutti i visitatori potranno ritirare gratuitamente, nell’area bookshop del museo, cartoline raffiguranti cinque ideogrammi giapponesi espressione di altrettanti concetti chiave: Soboku (semplicità), Ryōshitsu (qualità), Heikō (equilibrio), Chōw-a (armonia) e Henka (cambiamento). Ad ogni ideogramma è legato un pensiero che evidenzia il ruolo rivestito nella salute.
La mostra “Hiroshige. Il maestro della natura” rappresenta un’occasione unica per ammirare e conoscere i lavori di un artista il cui valore non è forse ancora apprezzato a sufficienza in Italia.

Info
Sede: Museo Fondazione Roma - Museo del Corso - Via del Corso, 320 - Roma
Periodo: 17 marzo - 7 giugno 2009
Orari: 10.00-20.00 (tutti i giorni), lunedì chiuso.
Ingresso: €9,00 intero - €7,00 ridotto- €4,00 scuole
Tel: 066874704 (infos e prenotazioni)


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