Titolo originale: id.
Nazione: Germania, USA
Anno: 2008
Genere: azione, thriller
Durata: 1h58m
Regia: D.J. Caruso
Sceneggiatura: John Glenn, Dan McDermott, Hillary Seitz, Travis Wright
Fotografia: Dariusz Wolski
Musiche: Brian Tyler
Cast: Shia LaBeouf, Michelle Monaghan, Rosario Dawson, Billy Bob Thornton, Ethan Embry, Michael Chiklis, Anthony Mackie, Anthony Azizi, Cameron Boyce, Bill Smitrovich, Charles Carroll, William Sadler
Trama
Jerry Shaw ha lasciato gli studi e si guadagna da vivere lavorando in un negozio di fotocopie. Dopo essersi allontanato dalla famiglia, fa ritorno a casa per il funerale del fratello gemello, giovane ufficiale dell’esercito americano, morto in circostanze misteriose. Il giorno dopo, rientrando in casa, trova il suo appartamento pieno di scatoloni contenenti ogni tipo di arma tecnologica. Riceve una telefonata ed una voce di donna gli intima di fuggire subito perché inseguito dall'FBI. Rachel Halloman, separata dal marito ha appena accompagnato il figlio alla stazione dei treni, in partenza per Washington dove si esibirà con un gruppo musicale. Anche lei riceve una telefonata dalla stessa persona sconosciuta. I due saranno costretti ad incontrarsi e a seguire sotto ricatto una serie di ordini da parte della misteriosa. Ignari dello scopo della loro missione, Jerry e Rachel saranno braccati dai servizi di sicurezza americani che li considerano pericolosi terroristi.
Recensione
Prendendo spunto da molte pellicole e libri di fantascienza, “Eagle eye” ha ingredienti giusti (leggi anche “studiati a tavolino”) che posso incuriosire il grande pubblico (nazionalpopolare): l’occhio del “grande fratello” che spia tutto e tutti, la lotta al terrorismo post 11 settembre, attori giovani e belli pronti al grande successo internazionale. Non solo ci sono riferimenti a film come “Nemico pubblico” o “Speed”, ma molti critici americani hanno accusato D.J. Caruso, il regista, di aver preso intere sequenze da film di Alfred Hitchcock e non sarebbe neanche la prima volta dato che il suo precedente film, “Disturbia” altro non era che un remake non autorizzato de “La finestra sul cortile”). Facile dunque realizzare un buon film quando alla base c’è un motivo conduttore preso da vecchi film di successo e contornare il tutto con la tecnologia oggi disponibile.
Shia LaBeouf, già protagonista nel precedente film di D.J. Caruso “Disturbia”, dove era perfetto come teenager dalla faccia pulita ma con qualche problema personale, qui in “Eagle eye” è ancora acerbo per incarnare i panni dell’eroe e forse non è proprio quella grande promessa del cinema che tutti si ostinano dichiarare. Almeno per il momento, sarebbe più opportuno per lui limitarsi a qualche teen comedy più o meno demenziale. Accanto a lui, Michelle Monaghan, giovane e bella, si limita a fare da spalla al protagonista ed in fin dei conti porta bene a termine il suo compito. Tra gli attori non protagonisti, Rosario Dawson, elegante e sexy ufficiale, e Billy Bob Thorton, tirato più di una starlette appena uscita dal chirurgo plastico, alla fine risultano poco utilizzati nel film.
Riuscita e sicuramente d’effetto la sezione tecnica di “Eagle eye”: buona la fotografia, audio e colonna sonora fungono bene allo scopo, accrescendo il senso di tensione della pellicola, e la regia di D.J. Caruso è apprezzabile, rifacendosi più o meno palesemente ai maestri del thriller e dell’action movie, e riesce a solleticare la curiosità dello spettatore anche se, dal momento in cui viene svelato il mistero, il film si sgonfi perdendo d’interesse riducendosi a frenetici inseguimenti e fragorose esplosioni.
“Eagle eye” è un action movie che non offre riflessioni sul senso della vita o indagini su problemi sociali, ma si risolve in un’adrenalinica avventura ad alta tensione, piena di inseguimenti, effetti speciali ed incredibili scene d’azione. Attenzione a non prendere sul serio gli episodi che si susseguono nel film, perché tutto è descritto in maniera molto romanzesca e dunque sono tante le assurdità e le incongruenza. Ma non trovandosi comunque agli indecenti livelli di “Mission impossibile”, “Eagle eye” un buon prodotto d’intrattenimento, anche se qualcuno potrà storcerà il naso perché il plagio è troppo evidente.
Voto: 6,5
Nazione: Germania, USA
Anno: 2008
Genere: azione, thriller
Durata: 1h58m
Regia: D.J. Caruso
Sceneggiatura: John Glenn, Dan McDermott, Hillary Seitz, Travis Wright
Fotografia: Dariusz Wolski
Musiche: Brian Tyler
Cast: Shia LaBeouf, Michelle Monaghan, Rosario Dawson, Billy Bob Thornton, Ethan Embry, Michael Chiklis, Anthony Mackie, Anthony Azizi, Cameron Boyce, Bill Smitrovich, Charles Carroll, William Sadler
Trama
Jerry Shaw ha lasciato gli studi e si guadagna da vivere lavorando in un negozio di fotocopie. Dopo essersi allontanato dalla famiglia, fa ritorno a casa per il funerale del fratello gemello, giovane ufficiale dell’esercito americano, morto in circostanze misteriose. Il giorno dopo, rientrando in casa, trova il suo appartamento pieno di scatoloni contenenti ogni tipo di arma tecnologica. Riceve una telefonata ed una voce di donna gli intima di fuggire subito perché inseguito dall'FBI. Rachel Halloman, separata dal marito ha appena accompagnato il figlio alla stazione dei treni, in partenza per Washington dove si esibirà con un gruppo musicale. Anche lei riceve una telefonata dalla stessa persona sconosciuta. I due saranno costretti ad incontrarsi e a seguire sotto ricatto una serie di ordini da parte della misteriosa. Ignari dello scopo della loro missione, Jerry e Rachel saranno braccati dai servizi di sicurezza americani che li considerano pericolosi terroristi.
Recensione
Prendendo spunto da molte pellicole e libri di fantascienza, “Eagle eye” ha ingredienti giusti (leggi anche “studiati a tavolino”) che posso incuriosire il grande pubblico (nazionalpopolare): l’occhio del “grande fratello” che spia tutto e tutti, la lotta al terrorismo post 11 settembre, attori giovani e belli pronti al grande successo internazionale. Non solo ci sono riferimenti a film come “Nemico pubblico” o “Speed”, ma molti critici americani hanno accusato D.J. Caruso, il regista, di aver preso intere sequenze da film di Alfred Hitchcock e non sarebbe neanche la prima volta dato che il suo precedente film, “Disturbia” altro non era che un remake non autorizzato de “La finestra sul cortile”). Facile dunque realizzare un buon film quando alla base c’è un motivo conduttore preso da vecchi film di successo e contornare il tutto con la tecnologia oggi disponibile.
Shia LaBeouf, già protagonista nel precedente film di D.J. Caruso “Disturbia”, dove era perfetto come teenager dalla faccia pulita ma con qualche problema personale, qui in “Eagle eye” è ancora acerbo per incarnare i panni dell’eroe e forse non è proprio quella grande promessa del cinema che tutti si ostinano dichiarare. Almeno per il momento, sarebbe più opportuno per lui limitarsi a qualche teen comedy più o meno demenziale. Accanto a lui, Michelle Monaghan, giovane e bella, si limita a fare da spalla al protagonista ed in fin dei conti porta bene a termine il suo compito. Tra gli attori non protagonisti, Rosario Dawson, elegante e sexy ufficiale, e Billy Bob Thorton, tirato più di una starlette appena uscita dal chirurgo plastico, alla fine risultano poco utilizzati nel film.
Riuscita e sicuramente d’effetto la sezione tecnica di “Eagle eye”: buona la fotografia, audio e colonna sonora fungono bene allo scopo, accrescendo il senso di tensione della pellicola, e la regia di D.J. Caruso è apprezzabile, rifacendosi più o meno palesemente ai maestri del thriller e dell’action movie, e riesce a solleticare la curiosità dello spettatore anche se, dal momento in cui viene svelato il mistero, il film si sgonfi perdendo d’interesse riducendosi a frenetici inseguimenti e fragorose esplosioni.
“Eagle eye” è un action movie che non offre riflessioni sul senso della vita o indagini su problemi sociali, ma si risolve in un’adrenalinica avventura ad alta tensione, piena di inseguimenti, effetti speciali ed incredibili scene d’azione. Attenzione a non prendere sul serio gli episodi che si susseguono nel film, perché tutto è descritto in maniera molto romanzesca e dunque sono tante le assurdità e le incongruenza. Ma non trovandosi comunque agli indecenti livelli di “Mission impossibile”, “Eagle eye” un buon prodotto d’intrattenimento, anche se qualcuno potrà storcerà il naso perché il plagio è troppo evidente.
Voto: 6,5
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