La mostra “Canaletto. Venezia e i suoi splendori”, è in programma alla Casa dei Carraresi di Treviso, dal 23 ottobre al 19 aprile 2009. La mostra presenta circa un centinaio di opere del maestro veneziano e dei maggiori rappresentanti del vedutismo (Bernando Bellotto, Luca Carlevarijs, Francesco Guardi e Michele Marieschi) prese in prestito da musei e istituzioni pubbliche e private come il Rijksmuseum di Amsterdam, la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo del Prado di Madrid, il Metropolitan Museum di New York, il Louvre di Parigi, l’Ermitage di San Pietroburgo.
Canaletto, al secolo Giovanni Antonio Canal, fu il più famoso pittore vedutista della sua epoca ed in particolare l’artista che seppe meglio raffigurare il fascino di Venezia del ‘700. Canaletto fu condotto alla pittura ed alla prospettiva da suo padre Bernardo Canal, scenografo della tradizione barocca. La tecnica del Canaletto era contraddistinta da una tenue luminosità, i forti contrasti tra luci ed ombre ed un’attenta riproduzione dei dettagli. Nei suoi dipinti predilige colori scuri e saturati che delineano spesso un’atmosfera segnata dal cielo scuro o burrascoso. Trovò piena consacrazione nel vedutismo, un genere pittorico improntato su vedute prospettiche di città o paesaggi e che rappresentava la realtà in maniera scientifica mediante l’utilizzo della camera ottica. Si tratta di un apparecchio nel quale l’artista infilava la testa sotto una tenda di panni scuri per individuare e ricalcare l'immagine nei suoi tratti basilari, appuntando le zone di luce, di ombra e le tonalità del colore, producendo degli schizzi che venivano rielaborati e dipinti in studio. Molti criticarono il vedutismo perché troppo tendeva ad annullare la personalità dell'artista. In realtà fu uno strumento per scoprire il razionalismo oggettivo della prospettiva, dopo che l’ostentazione sfarzosa tipica del barocco aveva represso un analisi sistematica della realtà.
La veduta fu intesa come un documento oggettivo di luoghi o eventi storici, richiesta spesso da persone che non potendo intraprendere lunghi viaggi, desiderava comunque conoscere, almeno attraverso i dipinti, le città d’arte e luoghi interessanti.
L’esposizione, curata dai maggiori esperti a livello internazionale di Canaletto e della pittura veneziana del Settecento, è valorizzata da due dipinti dell’artista veneziano provenienti dalla National Gallery di Londra. Si tratta di due capolavori di Canaletto, “Le Procuratie Nuove al Caffè Florian” e “Piazza San Marco dal Portico dell'Ascensione”.
La mostra “Canaletto. Venezia e i suoi splendori” è promossa da Fondazione Cassamarca e organizzata da Artematica e, con il patrocinio della Città di Treviso, della Provincia di Treviso e della Regione Veneto.
Info
Sede: Casa dei Carraresi - via Palestro, 33 - Treviso
Periodo: 23 ottobre 2008 - 19 aprile 2009
Orari: 9.00-19.00 (da martedì a giovedì), 9.00-20.00 (da venerdì a domenica), lunedì chiuso
Ingresso: €12,00 intero - €9,00 ridotto - €6,00 ridotto fino a 18 anni
Tel: 0422513150 (infos e prenotazioni)
Note: la biglietteria chiude un’ora prima. Audioguida compresa nel prezzo del biglietto.
Canaletto, al secolo Giovanni Antonio Canal, fu il più famoso pittore vedutista della sua epoca ed in particolare l’artista che seppe meglio raffigurare il fascino di Venezia del ‘700. Canaletto fu condotto alla pittura ed alla prospettiva da suo padre Bernardo Canal, scenografo della tradizione barocca. La tecnica del Canaletto era contraddistinta da una tenue luminosità, i forti contrasti tra luci ed ombre ed un’attenta riproduzione dei dettagli. Nei suoi dipinti predilige colori scuri e saturati che delineano spesso un’atmosfera segnata dal cielo scuro o burrascoso. Trovò piena consacrazione nel vedutismo, un genere pittorico improntato su vedute prospettiche di città o paesaggi e che rappresentava la realtà in maniera scientifica mediante l’utilizzo della camera ottica. Si tratta di un apparecchio nel quale l’artista infilava la testa sotto una tenda di panni scuri per individuare e ricalcare l'immagine nei suoi tratti basilari, appuntando le zone di luce, di ombra e le tonalità del colore, producendo degli schizzi che venivano rielaborati e dipinti in studio. Molti criticarono il vedutismo perché troppo tendeva ad annullare la personalità dell'artista. In realtà fu uno strumento per scoprire il razionalismo oggettivo della prospettiva, dopo che l’ostentazione sfarzosa tipica del barocco aveva represso un analisi sistematica della realtà.
La veduta fu intesa come un documento oggettivo di luoghi o eventi storici, richiesta spesso da persone che non potendo intraprendere lunghi viaggi, desiderava comunque conoscere, almeno attraverso i dipinti, le città d’arte e luoghi interessanti.
L’esposizione, curata dai maggiori esperti a livello internazionale di Canaletto e della pittura veneziana del Settecento, è valorizzata da due dipinti dell’artista veneziano provenienti dalla National Gallery di Londra. Si tratta di due capolavori di Canaletto, “Le Procuratie Nuove al Caffè Florian” e “Piazza San Marco dal Portico dell'Ascensione”.
La mostra “Canaletto. Venezia e i suoi splendori” è promossa da Fondazione Cassamarca e organizzata da Artematica e, con il patrocinio della Città di Treviso, della Provincia di Treviso e della Regione Veneto.
Info
Sede: Casa dei Carraresi - via Palestro, 33 - Treviso
Periodo: 23 ottobre 2008 - 19 aprile 2009
Orari: 9.00-19.00 (da martedì a giovedì), 9.00-20.00 (da venerdì a domenica), lunedì chiuso
Ingresso: €12,00 intero - €9,00 ridotto - €6,00 ridotto fino a 18 anni
Tel: 0422513150 (infos e prenotazioni)
Note: la biglietteria chiude un’ora prima. Audioguida compresa nel prezzo del biglietto.
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