Titolo originale: id.
Nazione: USA
Anno: 2005
Genere: thriller
Durata: 2h10m
Regia: Sydney Pollack
Sceneggiatura: Scott Frank, Charles Randolph, Steven Zaillan
Fotografia: Darius Khondji
Musiche: James Newton Howard
Cast: Nicole Kidman, Sean Penn, Catherine Keener, Jesper Christensen, Yavan Attal, Clyde Kusatsu, Michael Wright, Hugo Speer, Maz Jobrani, Eric Keenleyside, Curtiss Cook, George Harris, Yusuf Gatewood
Trama
Silvia Broome lavora come inteprete presso l’ONU, a New York. Una sera, nel recuperare alcuni oggetti personali dimenticati nella sua cabina del suono, ascolta accidentalmente una discussione che sembra avere tutte le caratteristiche di un attentato ai danni del Presidente dello Stato africano del Matobo, un piccolo Stato africano. Silvia racconta l’episodio al servizio di sicurezza che la affida all'agente dei Servizi Segreti statunitensi Tobin Keller, il quale si dimostra però subito diffidente verso di lei, anche perché l’agente scoprirà che Silvia è un'africana bianca originaria proprio del Matobo e che sembra aver avuto in passato qualche rapporto con il presidente in pericolo di vita.
Recensione
Diretto da un maestro della regia quale Sydney Pollack, “The interpreter” è un thriller a sfondo politico che, seppur limitato da una sceneggiatura poco attendibile, fonde tematiche sociali ad scene d’azione avvincenti. La trama si mantiene interessante solo per il continuo intrecciarsi tra verità e falsità attraverso il personaggio di Silvia, interpretato da una sommessa ma sempre interessante Nicole Kidman, analizzato a fondo anche se in alcuni tratti troppo forzato. Brava comunque a mantenere per l’intera pellicola l’atteggiamento duro ed introverso congeniale all’ambiguità del personaggio sulla quale si sostiene l’intera pellicola. Insufficiente la prova di Sean Penn, forse una delle più anonime della sua carriera, vittima di un personaggio stereotipato, Tobin Keller, scontroso nei modi a causa del suo cuore infranto. Al principio intento ad investigare sul passato di Silva per appurare i suoi legami con la vicenda, Tobin verrà a conoscenza di situazioni a lui molto lontane, scoprendo man mano Silvia, rimanendone fatalmente attratto: il trionfo dello stereotipo!
“The interpreter” non possiede quell’impulso necessario ad intrigare lo spettatore caricato da situazioni troppo aggrovigliate e che si risolvono con disarmante semplicità. Ne consegue che il film rimanga avvolto in una nuvola di banalità risultando un infelice minestrone all’americana in salsa internazionale.
In sintesi, “The Interpreter” pur offrendo spunti interessanti su argomenti di indubbio spessore, difetta proprio nella sua essenza di thriller, non essendo dotato di quella spinta capace di intrigare lo spettatore, penalizzato da una sceneggiatura che presenta alcune incongruenze e decisamente prevedibile. Un film sicuramente sufficiente anche se privo di quelle caratteristiche tali da farlo ricordare nel tempo.
Voto: 6,5
Nazione: USA
Anno: 2005
Genere: thriller
Durata: 2h10m
Regia: Sydney Pollack
Sceneggiatura: Scott Frank, Charles Randolph, Steven Zaillan
Fotografia: Darius Khondji
Musiche: James Newton Howard
Cast: Nicole Kidman, Sean Penn, Catherine Keener, Jesper Christensen, Yavan Attal, Clyde Kusatsu, Michael Wright, Hugo Speer, Maz Jobrani, Eric Keenleyside, Curtiss Cook, George Harris, Yusuf Gatewood
Trama
Silvia Broome lavora come inteprete presso l’ONU, a New York. Una sera, nel recuperare alcuni oggetti personali dimenticati nella sua cabina del suono, ascolta accidentalmente una discussione che sembra avere tutte le caratteristiche di un attentato ai danni del Presidente dello Stato africano del Matobo, un piccolo Stato africano. Silvia racconta l’episodio al servizio di sicurezza che la affida all'agente dei Servizi Segreti statunitensi Tobin Keller, il quale si dimostra però subito diffidente verso di lei, anche perché l’agente scoprirà che Silvia è un'africana bianca originaria proprio del Matobo e che sembra aver avuto in passato qualche rapporto con il presidente in pericolo di vita.
Recensione
Diretto da un maestro della regia quale Sydney Pollack, “The interpreter” è un thriller a sfondo politico che, seppur limitato da una sceneggiatura poco attendibile, fonde tematiche sociali ad scene d’azione avvincenti. La trama si mantiene interessante solo per il continuo intrecciarsi tra verità e falsità attraverso il personaggio di Silvia, interpretato da una sommessa ma sempre interessante Nicole Kidman, analizzato a fondo anche se in alcuni tratti troppo forzato. Brava comunque a mantenere per l’intera pellicola l’atteggiamento duro ed introverso congeniale all’ambiguità del personaggio sulla quale si sostiene l’intera pellicola. Insufficiente la prova di Sean Penn, forse una delle più anonime della sua carriera, vittima di un personaggio stereotipato, Tobin Keller, scontroso nei modi a causa del suo cuore infranto. Al principio intento ad investigare sul passato di Silva per appurare i suoi legami con la vicenda, Tobin verrà a conoscenza di situazioni a lui molto lontane, scoprendo man mano Silvia, rimanendone fatalmente attratto: il trionfo dello stereotipo!
“The interpreter” non possiede quell’impulso necessario ad intrigare lo spettatore caricato da situazioni troppo aggrovigliate e che si risolvono con disarmante semplicità. Ne consegue che il film rimanga avvolto in una nuvola di banalità risultando un infelice minestrone all’americana in salsa internazionale.
In sintesi, “The Interpreter” pur offrendo spunti interessanti su argomenti di indubbio spessore, difetta proprio nella sua essenza di thriller, non essendo dotato di quella spinta capace di intrigare lo spettatore, penalizzato da una sceneggiatura che presenta alcune incongruenze e decisamente prevedibile. Un film sicuramente sufficiente anche se privo di quelle caratteristiche tali da farlo ricordare nel tempo.
Voto: 6,5
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