Titolo originale: Breach
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: thriller
Durata: 1h50m
Regia: Billy Ray
Sceneggiatura: Adam Mazer, Billy Ray, William Rotko
Fotografia: Tak Fujimoto
Musiche: Mychael Danna
Cast: Chris Cooper, Ryan Phillippe, Laura Linney, Caroline Dhavernas, Gary Cole, Kathleen Quinlan, Dennis Haysbert, Bruce Davison, Jonathan Potts, Jonathan Watton, Tom Barnett, David Huband, Catherine Burdon
Trama
Eric O’Neil è un giovane agente dell’FBI ed un esperto in sistemi informatici. Viene scelto per un importante incarico nella divisione sicurezza interna della compagnia, ma il suo lavoro sembra, a prima vista, piuttosto noioso e poco stimolante: dovrà infatti fare da assistente e tenere d’occhio l’agente veterano, prossimo alla pensione, Robert Hanssen, sospettato di scambio su internet di materiale pornografico. In realtà O’Neil verrà a sapere soltanto in un secondo momento il vero obiettivo della sua missione: indagare e trovare le prove del tradimento di Hanssen che secondo l’FBI ha venduto per venti anni informazioni top secret all’Unione Sovietica.
Recensione
Non aspettatevi inseguimenti, sparatorie, esplosioni in stile “007”, perché “Breach - L’infiltrato” è una spy-story basata su una delicata partita a scacchi tra le personalità dei due personaggi principali, nella quale l’azione lascia il campo alla tensione psicologica ed emotiva. Il film deve per forza mantenere un alto grado di realismo perché narra la vera storia di Robert Philip Hansen, una delle più grosse falle nella sicurezza della storia americana. Per 25 anni Hansen passò ai russi dietro compenso informazioni top secret: nominativi degli agenti del KGB assoldati dall’FBI, il piano di evacuazione del presidente degli USA ed il luogo del nascondiglio in caso di attacco nucleare e tutte le operazioni di controffensiva in queste eventualità.
Molto curata la parte relativa ai dialoghi, tra indiscrezioni e bugie vengono man mano alla luce le complesse dei personaggi. Peccato però che il personaggio di Hanssen venga analizzato a fondo soltanto negli aspetti relativi alla sua bigotteria di facciata, che in realtà nasconde un’ipocrisia immorale. Restano oscure sia le motivazioni per cui Hanssen avrebbe tradito gli Stati Uniti e di conseguenza causato la morte di molti uomini che quelle relative alla sue perversioni sessuali. Chris Cooper si destreggia bene, Robert Hanssen è un personaggio piuttosto complesso, con una doppia vita ben nascosta, dall’alto profilo morale ma in realtà un bieco traditore, capace di ingannare anche i suoi cari. Discreta la prova di Ryan Phillippe, un giovane attore ormai sempre più lontano dalla semplicistica figura di “belloccio”. Buona la colonna sonora curata da Mychael Danna pienamente in linea con l’atmosfera della storia.
“Breach - L’infiltrato” è un film diretto con equilibrio e linearità. Una spy story intrisa di realismo che si rifà ai classici del passato, quando per l’impossibilità di far uso di straordinari effetti speciali, il successo della storia si basava sulla qualità dei dialoghi, sulla psicologia dei personaggi e sulle intense interpretazioni. Pur non raggiungendo appieno queste qualità, “Breach - L’infiltrato” riesce in parte nell’intento. Può risultare un po’ lento, ma mantiene un fascino particolare che molti potranno apprezzare, pur rimanendo convinti che si poteva fare di meglio. Chi è alla ricerca di una spy story ricca di azione, eviti però questo film e cerchi altrove.
Voto: 67%
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: thriller
Durata: 1h50m
Regia: Billy Ray
Sceneggiatura: Adam Mazer, Billy Ray, William Rotko
Fotografia: Tak Fujimoto
Musiche: Mychael Danna
Cast: Chris Cooper, Ryan Phillippe, Laura Linney, Caroline Dhavernas, Gary Cole, Kathleen Quinlan, Dennis Haysbert, Bruce Davison, Jonathan Potts, Jonathan Watton, Tom Barnett, David Huband, Catherine Burdon
Trama
Eric O’Neil è un giovane agente dell’FBI ed un esperto in sistemi informatici. Viene scelto per un importante incarico nella divisione sicurezza interna della compagnia, ma il suo lavoro sembra, a prima vista, piuttosto noioso e poco stimolante: dovrà infatti fare da assistente e tenere d’occhio l’agente veterano, prossimo alla pensione, Robert Hanssen, sospettato di scambio su internet di materiale pornografico. In realtà O’Neil verrà a sapere soltanto in un secondo momento il vero obiettivo della sua missione: indagare e trovare le prove del tradimento di Hanssen che secondo l’FBI ha venduto per venti anni informazioni top secret all’Unione Sovietica.
Recensione
Non aspettatevi inseguimenti, sparatorie, esplosioni in stile “007”, perché “Breach - L’infiltrato” è una spy-story basata su una delicata partita a scacchi tra le personalità dei due personaggi principali, nella quale l’azione lascia il campo alla tensione psicologica ed emotiva. Il film deve per forza mantenere un alto grado di realismo perché narra la vera storia di Robert Philip Hansen, una delle più grosse falle nella sicurezza della storia americana. Per 25 anni Hansen passò ai russi dietro compenso informazioni top secret: nominativi degli agenti del KGB assoldati dall’FBI, il piano di evacuazione del presidente degli USA ed il luogo del nascondiglio in caso di attacco nucleare e tutte le operazioni di controffensiva in queste eventualità.
Molto curata la parte relativa ai dialoghi, tra indiscrezioni e bugie vengono man mano alla luce le complesse dei personaggi. Peccato però che il personaggio di Hanssen venga analizzato a fondo soltanto negli aspetti relativi alla sua bigotteria di facciata, che in realtà nasconde un’ipocrisia immorale. Restano oscure sia le motivazioni per cui Hanssen avrebbe tradito gli Stati Uniti e di conseguenza causato la morte di molti uomini che quelle relative alla sue perversioni sessuali. Chris Cooper si destreggia bene, Robert Hanssen è un personaggio piuttosto complesso, con una doppia vita ben nascosta, dall’alto profilo morale ma in realtà un bieco traditore, capace di ingannare anche i suoi cari. Discreta la prova di Ryan Phillippe, un giovane attore ormai sempre più lontano dalla semplicistica figura di “belloccio”. Buona la colonna sonora curata da Mychael Danna pienamente in linea con l’atmosfera della storia.
“Breach - L’infiltrato” è un film diretto con equilibrio e linearità. Una spy story intrisa di realismo che si rifà ai classici del passato, quando per l’impossibilità di far uso di straordinari effetti speciali, il successo della storia si basava sulla qualità dei dialoghi, sulla psicologia dei personaggi e sulle intense interpretazioni. Pur non raggiungendo appieno queste qualità, “Breach - L’infiltrato” riesce in parte nell’intento. Può risultare un po’ lento, ma mantiene un fascino particolare che molti potranno apprezzare, pur rimanendo convinti che si poteva fare di meglio. Chi è alla ricerca di una spy story ricca di azione, eviti però questo film e cerchi altrove.
Voto: 67%
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