Dopo anni di continui rinvii (doveva essere pronto per le Olimpiadi di Atene del 2004), il 20 giugno viene inaugurato il nuovo Museo dell’Acropoli, una delle più importanti testimonianze della storia antica della Grecia. Struttura in vetro realizzata dall’architetto franco-svizzero Bernard Tschumi, il museo trova collocazione a 300 metri dall’Acropoli, dalla quale svetta maestoso il Partenone. Si sviluppa su tre piani, su una superficie di circa 15000 metri quadrati ciascuno, in cui sono in mostra oltre 350 resti archeologici e sculture provenienti dall’Acropoli. Costato 130 milioni di euro, messi a disposizione dalla Grecia e dal Fondo europeo di sviluppo regionale, il Museo dell’Acropoli rappresenta un fiore all’occhiello per la Grecia e per favorire le visite e la conoscenza della storia greca, è stato deciso un prezzo irrisorio del biglietto che sarà pari ad un euro.
La cerimonia di inaugurazione è divenuta l’occasione ufficiale per riaccendere le polemiche legate ai marmi del Partenone. La Grecia infatti pretende che il British Museum restituisca ciò che nell’800 fu trafugato dall’Acropoli da un britannico che in seguito vendette quanto in suo possesso al British Museum. Un appello al mondo intero, fatto davanti al presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso e a leader ed esponenti politici di numerose nazioni accorsi qui per questo importante avvenimento.
La cerimonia di inaugurazione è divenuta l’occasione ufficiale per riaccendere le polemiche legate ai marmi del Partenone. La Grecia infatti pretende che il British Museum restituisca ciò che nell’800 fu trafugato dall’Acropoli da un britannico che in seguito vendette quanto in suo possesso al British Museum. Un appello al mondo intero, fatto davanti al presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso e a leader ed esponenti politici di numerose nazioni accorsi qui per questo importante avvenimento.
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