martedì 23 giugno 2009

LA SCONOSCIUTA

Titolo originale: id.
Nazione: Italia
Anno: 2006
Genere: drammatico, noir
Durata: 1h45m
Regia: Giuseppe Tornatore
Sceneggiatura: Massimo De Rita, Giuseppe Tornatore
Fotografia: Fabio Zamarion
Musiche: Ennio Morricone
Cast: Ksenia Rappoport, Claudia Gerini, Michele Placido, Margherita Buy, Alessandro Haber, Clara Dossena, Piera Degli Esposti, Angela Molina, Pierfrancesco Favino, Nicola Di Pinto, Paolo Elmo


Trama
Irina è una donna ucraina arrivata da qualche anno in Italia. Nel nostro Paese ha dovuto sopportare orrende sofferenze ed umiliazioni. I suoi sono ricordi frammentari ma molto forti. Nel frattempo cerca di rifarsi una vita e, spinta da un’accesa determinazione, riesce a farsi assumere come donna delle pulizie nel palazzo di fronte al suo. Irena lava le scale con impegno e sacrificio, ogni giorno. In realtà ha un altro obiettivo: sta tenendo d’occhio una delle famiglie che vivono nel palazzo, gli Adacher. Irina stringe amicizia con Gina, la donna che si occupa di Thea, la figlia degli Adacher. Quando Gina rimane gravemente ferita in seguito ad una caduta dalle scale, Irina viene assunta dalla famiglia per sostituirla. Un giorno, però, ricompare nella sua vita “Muffa”, un losco individuo che porta con sé le sofferenze e gli orrori che Irina ha dovuto subire in passato.

Recensione
“La sconosciuta” è Irena, una donna dell’Est che vive in una indefinita città del nord Italia. Della sua vita non ci è dato di sapere nulla al principio, se non attraverso qualche breve flashback che proviene dai suoi ricordi, ognuno dei quali sembra conficcarle delle lame con conseguenze dolorose. Il continuo susseguirsi dei flashback accresce il mistero nel quale si trova avvolta questa toccante vicenda. “La sconosciuta” è un film drammatico, a forti tinte noir, descritto in maniera cruda ed angosciante, ma capace di trasmettere profonde emozioni. Argomenti duri, raccontati senza alcuna omissione: il dolore di una vita passata fatta di umiliazioni e sofferenze merita la possibilità di dimenticare e di riprendersi la propria vita. La prova di Ksenia Rappoport è sconcertante, capace di illustrare con minuzia le molteplici sfaccettature di Irina, una donna ambigua e tormentata. Incredibile la metamorfosi fisica di Michele Placido nei panni del disgustoso “Muffa”. L’attore e regista riesce a rendere talmente vivida la crudeltà e l’efferatezza di quell’uomo da riuscire con estrema facilità a ritenerlo peggiore di una bestia. Positiva anche Claudia Gerini che offre una maturità espressiva davvero notevole. Su ottimi livelli anche il resto del cast scelto da Tornatore per “La sconosciuta”: Margherita Buy, Alessandro Haber, Piera Degli Esposti, Pierfrancesco Favino e la piccola Clara Dossena, che a soli cinque anni mostra doti recitative interessanti.
Giuseppe Tornatore, decisamente più a suo agio a descrivere ambientazioni che, seppur drammatiche, navigano nel thriller/noir (mediocre infatti fu la sua “Malena”, con Monica Bellucci), dosa con perfetto equilibrio suspense e ed aspetti drammaticiti, illustrando entrambe le caratteristiche della storia con saggezza: nel primo caso attraverso colpi di scena credibili ed inseriti al momento giusto, nel secondo senza mai cadere nel misero desiderio di strappare lacrime ad ogni costo. Tornatore, oltre che regista de “La sconosciuta” ne è anche co-sceneggiatore, e si dimostra prudente nell’addentrarsi in questioni così difficili non mostrando presunzione di voler lasciare giudizi. Lascia infatti che siano le immagini, attraverso la loro crudezza, a raccontare la storia. L’atmosfera nera de “La sconosciuta” viene descritta con grande efficacia dalla bellissima fotografia di Fabio Zamarion. Il maestro di musica Ennio Morricone viaggia nella solitudine e nella sofferenza di Irina con musiche angosciose ed asfissianti, realizzando uno splendido connubio tra le note e le immagini.
“La sconosciuta” è un film che commuove, inquieta. Un vortice di emozioni forti che inducono necessariamente alla riflessione.

Voto: 78%



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