martedì 23 giugno 2009

Recensione Giù al nord di Dany Boon con Kad Mérad

È passato molto dall’ultimo post..e sono cambiate tante cose..innanzitutto sono cambiato io..e in parte ho perso la voglia di scrivere,di esprimere ciò che provo,forse perché fa troppo male guardarsi dentro fin in fondo,tirare fuori tutte le emozioni. È da codardi il mio comportamento fuggire dalle cose,non affrontarle,non riuscire a decidere in modo razionale e avere paura della verità,di scoprire la verità su tutto,quella verità che potrebbe sconvolgermi,che potrebbe sconvolgere la mia vita,ormai troppo programmata. E la follia?dov’è quella follia,quell’istinto, quell’irrazionalità che mi ha sempre caratterizzato,quella voglia di cambiare il mondo,di farlo mio. Adesso la mia vita è un programma e la mia giornata è formata sempre dalla solita routine. Mi manca tutta quella follia,mi sembra di essere cresciuto troppo in fretta,in qualche mese è cambiato tutto,le mie responsabilità sono aumentate, io non voglio essere così responsabile e,in parte,non voglio crescere,voglio rimanere bimbo a cui tutto è permesso,quel bimbo che nessuno ferisce,nessuno si permetterebbe di farlo,quel bimbo a cui si perdona tutto anche una stupida parola detta in un momento di collera. Forse vorrei tornare indietro,quando il mondo non pretendeva così tanto da me,ma soprattutto quando io non pretendevo così tanto da me stesso:raggiungere la perfezione. Ma alla fine cos’è la perfezione?cos’è quest’ideale che io inseguo così tanto? È la voglia di avere qualcosa in più,quel qualcosa che mi manca per essere veramente felice,quel pizzico di follia,di amore,di serenità. Ritornare quella persona capace di manifestare i propri sentimenti per non sembrare più una persona fredda,insensibile. Forse mi manca quell’impulsività,la mia impulsività,che ho cercato di nascondere, zittire e adesso non so più dove sia. Ormai è diventata un’abitudine stare in silenzio,anche quando le cose non mi piacciono,non esprimermi per la semplice paura di perdere ancora qualcuno per la mia maledetta bocca. Ma questa non sono io. La paura mi blocca non mi fa essere me stesso. Vorrei tanto che alcuni episodi non influenzassero la mia vita,vorrei tanto dimenticarli e continuare a vivere in modo normale. Premere sul tasto rewind,tornare indietro di alcuni mesi,per cambiare le cose,per non commettere quegli errori che mi hanno segnato,che mi hanno ferito. Curare le mie ferite. Prima o poi dovrò farlo,dovrò affrontare ciò che ho riposto in un angolo buio della memoria. Dovrò affrontare le mie paure e superarle per poter andare avanti davvero. Per riuscire a vivere ciò che mi accade nel presente al 100%,per riuscire a dare il meglio di me,per riuscire a decidere cosa voglio della mia vita,chi voglio faccia parte della mia vita e non cercare più le situazioni complicate che non fanno altro che farmi male. Devo accettare i ricordi,non tentare di cancellarli,perché questi permarranno sempre in me,in ogni singola parte di me,accettare gli sbagli ,tutti gli sbagli,e superarli,andare avanti con la consapevolezza che qualcosa sta cambiando,che c’è qualcosa di nuovo. Ritroverò la mia follia,per eliminare la quotidiana monotonia,ritroverò il mio sorriso costante perché voglio essere felice.Leo
FONTE
FONTE
FONTE
FONTE
FONTE
FONTE
FONTE

Nessun commento:

Posta un commento