Titolo originale: The longest yard
Nazione: USA
Anno: 2005
Genere: commedia
Durata: 1h50m
Regia: Peter Segal
Sceneggiatura: Sheldon Turner
Fotografia: Dean Semler
Musiche: Teddy Castellucci
Cast: Adam Sandler, Chris Rock, James Cromwell, Ed Lauter, Burt Reynolds, Courtney Cox, Nelly, William Fichtner, Michael Irvin, Bill Goldberg, Terry Crews, Dalip Singh, Nicholas Turturro, Bill Romanowski, Kevin Nash, Brian Bosworth, Cloris Leachman
Trama
Paul Crewe è un giocatore di football di talento squalificato dalla lega professionistica per essersi venduto una partita. Dopo un acceso litigio con la fidanzata fugge via ubriaco al volante dell’auto della ragazza e viene arrestato dalla polizia per aver provocato un incidente. Finisce nel carcere federale di Allenville, in Texas, perché il direttore ha corrotto un po’ di persone avere il campione per i prossimi tre anni. Sono infatti cinque anni che la squadra di football delle sue guardie carcerarie non vince il campionato e vuole che Paul li alleni. Nel frattempo, Paul organizzare un match amichevole le guardie e i detenuti ma quella partita sarà vista da tutti come qualcosa di poco amichevole.
Recensione
Il maggior pregio di “L’altra sporca ultima meta” è quello di non far rimpiangere troppo la pellicola originale. Il film è infatti il remake del film “Quella sporca ultima meta” diretto da Robert Aldrich ed interpretato da Burt Reynolds. Peter Segal sceglie come protagonista il suo fido Adam Sadler, già utilizzato nei suoi precedenti film “Terapia d’urto” e “50 volte il primo bacio”. Se dunque i maggiori responsabili del film sono due che di solito prediligono il genere della commedia, si comprende subito come “L’altra sporca ultima meta” perda ogni riferimento drammatico della pellicola originale. Questo però non deve necessariamente rappresentare un difetto, perché se insieme a Sandler, sempre su buoni livelli, c’è un Chris Rock in un discreto stato di forma, allora le risate non mancano e, dunque, il film non può che essere divertente. Burt Reynolds, protagonista allora, riesce a ritagliarsi una parte apprezzabile senza diventare la parodia di se stesso, come spesso avviene quando un attore partecipa al remake di un film da lui interpretato. Anche se il carcere sembra un luogo di divertimento dove tutti si divertono e pensano soltanto ad allenarsi per il torneo di football, “L’altra sporca ultima meta” mantiene una sua credibilità, in particolar modo nella sequenza della partita. Se l’originale offriva un match che sarebbe entrato nella storia del cinema sportivo, qui assistiamo a qualcosa di godibile ed entusiasmante. Tra un inseguimento in pieno stile “O.J. Simpson”, carcerati dopati e esagerate macchiette omosessuali, vecchie segretarie ninfomani, direttori appassionati di football, è facile stroncare queste situazioni come stupide e prive di credibilità, ma nell’insieme straordinariamente funzionano, grazie anche ad una colonna sonora straordinaria e perfettamente in linea con l’atmosfera del film.
Tutto sommato un film divertente, senza alcuna pretesa né di offrire qualcosa di profondo, né di confrontarsi con l’originale dal quale si distacca nettamente per la componente comica del tutto assente nell’originale. “L’altra sporca ultima meta” possiede tutti gli elementi presenti nei tipici blockbusters statunitensi, ma essendo un remake, è chiaro che la sua finalità era quella di fare soldi. Per fortuna oltre a quelli, sono riusciti a fare la gioia di molti spettatori.
Voto: 69%
Nazione: USA
Anno: 2005
Genere: commedia
Durata: 1h50m
Regia: Peter Segal
Sceneggiatura: Sheldon Turner
Fotografia: Dean Semler
Musiche: Teddy Castellucci
Cast: Adam Sandler, Chris Rock, James Cromwell, Ed Lauter, Burt Reynolds, Courtney Cox, Nelly, William Fichtner, Michael Irvin, Bill Goldberg, Terry Crews, Dalip Singh, Nicholas Turturro, Bill Romanowski, Kevin Nash, Brian Bosworth, Cloris Leachman
Trama
Paul Crewe è un giocatore di football di talento squalificato dalla lega professionistica per essersi venduto una partita. Dopo un acceso litigio con la fidanzata fugge via ubriaco al volante dell’auto della ragazza e viene arrestato dalla polizia per aver provocato un incidente. Finisce nel carcere federale di Allenville, in Texas, perché il direttore ha corrotto un po’ di persone avere il campione per i prossimi tre anni. Sono infatti cinque anni che la squadra di football delle sue guardie carcerarie non vince il campionato e vuole che Paul li alleni. Nel frattempo, Paul organizzare un match amichevole le guardie e i detenuti ma quella partita sarà vista da tutti come qualcosa di poco amichevole.
Recensione
Il maggior pregio di “L’altra sporca ultima meta” è quello di non far rimpiangere troppo la pellicola originale. Il film è infatti il remake del film “Quella sporca ultima meta” diretto da Robert Aldrich ed interpretato da Burt Reynolds. Peter Segal sceglie come protagonista il suo fido Adam Sadler, già utilizzato nei suoi precedenti film “Terapia d’urto” e “50 volte il primo bacio”. Se dunque i maggiori responsabili del film sono due che di solito prediligono il genere della commedia, si comprende subito come “L’altra sporca ultima meta” perda ogni riferimento drammatico della pellicola originale. Questo però non deve necessariamente rappresentare un difetto, perché se insieme a Sandler, sempre su buoni livelli, c’è un Chris Rock in un discreto stato di forma, allora le risate non mancano e, dunque, il film non può che essere divertente. Burt Reynolds, protagonista allora, riesce a ritagliarsi una parte apprezzabile senza diventare la parodia di se stesso, come spesso avviene quando un attore partecipa al remake di un film da lui interpretato. Anche se il carcere sembra un luogo di divertimento dove tutti si divertono e pensano soltanto ad allenarsi per il torneo di football, “L’altra sporca ultima meta” mantiene una sua credibilità, in particolar modo nella sequenza della partita. Se l’originale offriva un match che sarebbe entrato nella storia del cinema sportivo, qui assistiamo a qualcosa di godibile ed entusiasmante. Tra un inseguimento in pieno stile “O.J. Simpson”, carcerati dopati e esagerate macchiette omosessuali, vecchie segretarie ninfomani, direttori appassionati di football, è facile stroncare queste situazioni come stupide e prive di credibilità, ma nell’insieme straordinariamente funzionano, grazie anche ad una colonna sonora straordinaria e perfettamente in linea con l’atmosfera del film.
Tutto sommato un film divertente, senza alcuna pretesa né di offrire qualcosa di profondo, né di confrontarsi con l’originale dal quale si distacca nettamente per la componente comica del tutto assente nell’originale. “L’altra sporca ultima meta” possiede tutti gli elementi presenti nei tipici blockbusters statunitensi, ma essendo un remake, è chiaro che la sua finalità era quella di fare soldi. Per fortuna oltre a quelli, sono riusciti a fare la gioia di molti spettatori.
Voto: 69%
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